mercoledì 16 novembre 2011

LA MUSICA DEGLI SQUALLOR

Mi sono sempre chiesto, vedendo i super-tir di nuova generazione - bisonti in autostrada - il perché di tanta tamarria compressa in pochi metri di carrozzeria.
Ci sono i camionisti dediti a Padre Pio che sfoggiano gigantografie del Santo sul retro dell'autoarticolato o autotreno che sia: veri e propri fedeli a vedere come offrono la loro pietas autostradale, fatta di infrazioni una dietro l'altra, a cominciare dagli eccessi di velocità per continuare coi sorpassi vietati, per finire con la distanza di sicurezza inesistente e i vaffa a spron battuto. Un gruppo di fedeli ben nutrito che allestisce una sorta di teatro in movimento, per poi essere tutt'altro dietro le quinte... 
Le figure religiose (non solo Santi, ma anche immagini della Madonna, di Gesù o del Papa) sono le più presenti ma non mancano altri soggetti: ci sono i cultori di Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo, e dei suoi alleati Jigen (l'abile pistolero) e Goemon (il samurai), raffigurati sempre nella zona posteriore; oppure  la classica strafiga da calendario tutta culo e tette che si amalgama con la carrozzeria (ohibò che carrozzeria!) o le fiamme avvolgenti sugli sportelli del tir. Luci stroboscopiche colorate fanno da contorno, tanto che i camion a volte sembrano un anticipo del Natale.
Ma quello che colpische di più all'occhio del viaggiatore autostradale sono le scritte sul cruscotto principale, di fronte al parabrezza coi quali il bel tamarro si identifica: EL GRINTA, GINETTO, CAMILLO, NAFTA, TURBINA, SANDOKAN, POPONE, DRACULA, 100 CAPELLI sono solo alcuni degli infiniti nomignoli che solo sul quel cruscotto si possono ammirare. Una volta ho visto una scritta che mi è rimasta impressa: SQUALLOR. Ma il camionista a chi si riferiva... al mitico gruppo conosciuto per la loro musica demenziale? Beh, tra loro la vecchia band troverebbe nuovi e degni front men...




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